Cromatiche storie (poemetto)

Mostra d’Arte “Cromatiche storie”,

di Enrica Loggi e Roberto Tamburrini










La Sala da Tè “Il Flauto Magico” di San Benedetto del Tronto, nel corso dell’estate 2022, ha ospitato una serie di opere di artigianato artistico realizzate in legno con applicazioni di passamanerie all’uncinetto. Si trattava di quadri o mandala rotondi di diverse dimensioni, ad esprimere un senso della vita ideale e quasi festoso e tuttavia di una solennità seria e meditativa, frutto di un percorso di ricerca nel mondo di semplici forme e colori armonici. 

Roberto ed io abbiamo unito le nostre ispirazioni per creare dei lavori che potessero esprimere al meglio i fenomeni cangianti dell’esistenza legati tra loro da un filo poetico amoroso e sognante: una piccola collezione di momenti figurativi che diventano silenziosi racconti, cromatiche storie per risollevare lo spirito dalle difficoltà del nostro tempo.

Ad accompagnare la mostra un mio poemetto che ripercorre le fasi creative illustrandone le suggestioni e i pensieri vissuti insieme.

Enrica Loggi


L’inizio fu nel giallo dell’estate
e si moltiplicarono i colori,
frecce d’argento e molli visioni
che la stagione suggeriva, presto
prima che fosse l’ora dell’autunno
a pescare nel volo dei mandala
ricordi di cromatiche leggende
di pensieri più o meno percettibili
di disegni nostrani.

E fu la volta che noi catturammo
le celesti armonie dentro le piogge
confuse, tenere, danzanti dei giorni
come mani che stringono un ricordo
e dipingono allegre un’invenzione.

Dentro la gioia respirammo intatti
e via via che le ore discendevano
verso lo sguardo della sera
fummo rapiti in queste immagini
che narrano un mistero che s’invola.

Raccontano di trepidi sospiri
e di mani protese ad afferrare
il senso delle cose che più volte
andavano a mostrare.

E rosso fu il colore dell’amore
quello che c’è e non si può aspettare,
quello che parla e sa che cosa dire
multiforme e sereno come un sole
e raggiunge ogni tenera parola
sottoscritta e inventata nel chiarore
di mille foglioline iridescenti,
di canti forti e di sussurri alati,
di memorie, di teneri segreti
che andavamo nel tempo a disvelare.

Il blu di una farfalla che si libra
con le ali dipinte a mò di cuori,
un giglio e una pervinca nella luce
di nuovi giorni e solenni arcobaleni.

Nulla si chiede che non sia mostrato
in queste immagini diurne e rare,
un messaggio che leggi con lo sguardo
e ti lascia sereno a contemplare
quello che il verde delle foglie dice
oggi, ieri e domani, come il mare.

Una parola attesa in ogni cerchio
che sembra esplodere dov’è il silenzio
per creare l’azzurra dipendenza
delle forme e dell’anima fedele
di chi è passato per queste umili strade
e s’è fermato un poco a riposare.


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